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Prodotti artigianali: la ricchezza del made in italy tra innovazione ed ecosostenibilità

Tra tradizione e globalizzazione: l’appassionante avventura dell’artigianato made in Italy continua, tra mille difficoltà il tessuto delle PMI artigiane è ancora il motore dell’economia italiana. Certo, tante cose stanno cambiando dall’immagine “romantica” dell’artigiano che lavora esclusivamente con le sue mani per creare oggetti fatti a mano: industria 4.0, applicazione e studio di nuovi materiali (si pensi al settore moda), tecnologia e macchinari sempre più all’avanguardia (si pensi al design e alla stampa 3D), digitale (si pensi ai nuovi canali di promozione e divulgazione) ecc. Ma il fascino delle creazioni artigianali e fatte a mano “come una volta” rimane intatto anche in questo nuovo scenario. Gli artigiani e le PMI non devono temere l’innovazione ma cavalcarla, ovviamente con il necessario supporto da parte delle istituzioni: sgravi fiscali, alta formazione, promozione del made in italy.

L’Italia delle idee tra arte, digitale ed ecosostenibilità?

Se pensiamo all’artigianato, di qualsiasi natura, immaginiamo un mercato di nicchia dove sono esposti oggetti fatti a mano con estrema cura, unici e spesse volte geniali. Gli stilisti delle passerelle sono artigiani allo stesso modo di un intagliatore del legno tirolese, un lavoratore della ceramica o del metallo, un orafo o un tessitore che tinge personalmente i tessuti con estratti naturali. Un designer di borse e accessori in vera pelle o pelle vegana affida i suoi progetti a chi sa cucire, ad esempio, una sella o i finimenti per l’equitazione con maestria e perizia che gli vengono dal passato. Oppure si pensi a materiali, sempre eco-sostenibili e “crueltyfree” come il sughero che gli artigiani utilizzano (dalla Sardegna al Portogallo) per creare splendidi oggetti di moda (borsa ed accessori ad esempio) o splendidi oggetti di design per la casa. Ma anche ad artisti che dai rifiuti creano splendidi mobili per la casa (da vecchi utensili oppure da vecchie gomme auto oppure ancora direttamente dai “bidoni” dei rifiuti), e sappiamo quanto il tema dello spreco delle risorse naturali e dei rifiuti sia sentito in tutto il nostro paese.

Il confine tra artisti, artigiani, creativi ed imprenditori si fa sottile, e molte volte queste “nuove imprese” hanno anche nel marketing una leva molto importante di crescita (aspetto questo in passato molto sottovalutato dalle piccole imprese artigiane, e non solo).

Anche un maker che inventa software o un’app per smartphone personalizzabili è un artigiano? Sì, precisamente un artigiano digitale che coniuga intelligenza e manualità così come un cantautore suona strumenti hi tech di ultima generazione o un creativo dell’arredamento costruisce esemplari in legno su misura. Ma allora, la figura dell’artigiano è una, nessuna e centomila come il romanzo dell’artigiano del bello scrivere Pirandello? E tu cosa ne pensi?

Nulla si crea e nulla si distrugge. O forse no… artigianato tra passato e futuro

Il passato degli antichi saperi tramandati da padre in figlio è radicato nel presente e guarda oltre le nuove frontiere della tecnologia per aggiornare il settore dell’artigianato. Gli E-commerce, i social network da Facebook a Pinterest e le vetrine virtuali dove far conoscere gli oggetti fatti a mano dagli artigiani italiani sono una risorsa che attrae soprattutto un numero sempre crescente di ragazzi e ragazze con diploma o laurea nel cassetto.

Artigiano e imprenditore di sé stesso: è un trend che attira i creativi per passione e magari per necessità, che utilizzano Internet come rampa di lancio e li accomuna ai coetanei europei o d’oltre oceano che desiderano condividere un’esperienza a basso rischio.

Gioielli fatti in casa con materiali alternativi, gastronomia d’élite genuina e originale, abiti sartoriali in sughero e tessuti sintetici nati dal riciclaggio mirato di “scarti” alimentari o d’altro tipo sono solo alcuni esempi di come l’ingegnosità italiana a basso impatto ambientale sa inventare prototipi non esenti da piccoli difetti: un oggetto fatto in serie in sede industriale non ha, solitamente, manchevolezze nel suo “patrimonio genetico”, mentre il manufatto nato nel laboratorio, nelle start up o nelle micro imprese artigiane a conduzione famigliare può evidenziare quelle minuscole imperfezioni che lo rendono unico, inimitabile.

New economy e artigianato green: un attraente binomio di innovazione ecosostenibile

Stampare a 3D e taglio laser sono strumenti artigianali? L’artigiano del XXI secolo non rifiuta la tecnologia, ma la adegua alla sua identità di professionista del fare bene il proprio lavoro. Se l’artigianato non si fosse adattato ai cambiamenti in atto nella società grazie alle scoperte scientifiche, probabilmente lavorerebbe ancora a lume di candela con scalpello e cunei di legno! Nessuna omologazione o produzione industriale può competere con l’alta qualità individuale garantita dall’operosità artigianale.

Ma l’avventura continua! La crisi ha colpito duro, ma la creatività, la moda, il design sono i settori in cui da sempre il “made in italy” può fare la differenza anche grazie all’impegno quotidiano di tanti artigiani e PMI che, tra mille difficoltà, cercano di portare in alto i prodotti italiani.