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Peranzana, tutto quello che non sai su questa tipologia di oliva

Storia della Peranzana

L’oliva detta Peranzana è una cultivar pura, e non un ibrido; originaria della Provenza, la parola peranzana infatti, è un’evoluzione dialettale del termine  “Provenzale”. Questa particolare specie di olive fu importata  in Daunia da Raimondo de Sangro un nobile dell’epoca, appunto verso la metà del 1700. La famiglia de Sangro era una delle famiglie più importanti d’Europa, con grandi possidementi e ricchezze e legami di parentela con nobili di Spagna e Francia, e con i Duchi di Borgogna; una discendenza che risaliva addirittura a Carlo Magno.

Raimondo de Sangro Principe di San Severo

Raimondo de Sangro era Principe di San Severo e Duca di Torremaggiore e fu lui a far impiantare la peranzana nei suoi possedimenti, che erano proprio formati dal triangolo territoriale di San Severo – Torremaggiore – San Paolo di Civitate; per questo motivo non è possibile trovare coltivazioni di peranzana se non in questo splendido angolo d’Italia.

Olio di Peranzana: prelibato e sopraffino

L’oliva Peranzana è a frutto di media grandezza, l’olio che se ne  ricava è di bassa acidità ha un gusto molto equilibrato e delizioso, molto gradevole, questo significa che l’olio, appena estratto da queste olive, è già pronto per il consumo, senza bisogno di maturazione e di essere miscelato con altri oli per ottenere un olio perfetto. L’unico intervento da parte dei coltivatori per produrre olio di gusto differente è quello di variare in merito all’epoca di raccolta del frutto, infatti il gusto dell’olio di oliva può essere reso più adatto ad ogni palato, senza compromettere la purezza dell’olio o la sua qualità raccogliendo i frutti in particolari momenti, questo fa il prodotto finale più delicato, o più aromatico, o ancora più piccante.

Le origini in Asia Minore

L‘olivo silvestre pare abbia origine in Asia Minore, dove è presente in veri e propri boschi; gli unici che non conoscevano e non utilizzavano i frutti di questo albero erano gli Assiri e i Babilonesi; di fatto l’origine dell’olivo  e dell’olio d’oliva si perde nella notte dei tempi;  conosciuto e usato da quasi tutte le civiltà passate del Bacino del Mediterraneo il cui bagaglio di usi e conoscenze hanno di molto influenzato la cultura in Occidente.

L’albero dei Re

Nelle culture di molti popoli l’olivo ha un valore simbolico davvero molto importante; simboleggia la longevità, la fertilità e la maturità dell’uomo. In tutto il Mediterraneo è ritenuto un albero sacro, dotato di grande potere un vero regalo degli Dei che hanno voluto far conoscere ai comuni mortali i suoi frutti prelibati. in epoche remote gli scettri dei re venivano intagliati nel legno d’olivo e con il suo olio venivano unti i re e i sacerdoti. Antica usanza anche quella di intrecciare  i rami d’olivo con l’alloro per preparare il serto della vittoria.