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Cos’è il Tribunale del Malato e quando ricorrervi

Ogni anno nel nostro Paese sono tantissimi i casi di malasanità. Questo è un argomento sempre più spinoso, che difficilmente si può archiviare senza se e senza ma. Si parla di numeri agghiaccianti: circa 34 mila denunce all’anno, per una media di 93 casi al giorno. Come si evince da tali numeri la Sanità italiana non è messa bene, e anche per cercare di dare un aiuto a chi rimane stritolato nelle maglie della malpractise, sono nate diverse realtà che operano sul territorio, una di queste è il Tribunale del Malato.

Tribunale del Malato, un po’ di storia

La storia del Tribunale del Malato ha inizio alla fine degli anni ’70 quando a Roma nasce il Movimento Federativo Democratico che oggi si è trasformato in Cittadinanzattiva. Dopo un caso di malasanità riguardante la morte di una bambina, negli anni’80 iniziano a formarsi gruppi cdi volontari in tutto il territorio italiano per poter contrastare quelle che erano le sofferenze inflitte inutilmente ai malati. Si proclama così la “Carta dei 33 diritti del cittadino malato” a cui danno seguito altre 89 nel resto d’Italia. A partire dal 2001 inizia la partecipazione attiva dei cittadini che possono così valutare la qualità delle prestazioni mediche ricevute. Nel 2002 viene presentata a Bruxelles la Carta europea dei diritti del malato, riconosciuta da Parlamento europeo, Commissione europea e Comitato Economico e Sociale, oltre, ovviamente, al Parlamento italiano.

Cos’è il Tribunale del Malato

Come si è appena visto, il Tribunale del Malato è un’iniziativa nata volontariamente per tutelare e promuovere i diritti del cittadino in quelli che sono gli ambiti dei servizi di sanità e assistenza. Lo scopo è dunque quello di dare un contributo per il raggiungimento di un’organizzazione sanitaria che sia rispettosa della persona, quindi che sia più umana, razionale ed efficace. Attualmente il TDM è costituito da una rete di comuni cittadini e da operatori di diversi servizi, nonché professionisti in vari ambiti che, volontariamente, offrono il loro contributo. Nello specifico poi vi è una struttura centrale che coordina tutte quelle che sono le attività della rete e promuove le diverse iniziative. Diversi sono i gruppi tematici sparsi su tutto il territorio nazionale, nonché coordinamenti regionali che promuovono le politiche di tutela al malato.

A tale proposito è stato istituito il servizio Pit Salute, un servizio di informazione e di assistenza e consulenza al cittadino per quanto riguarda i servizi sanitari  e quelli socio-assistenziali. Ogni anno vengono registrate circa 25 mila segnalazioni.

Come opera sul territorio il TDM

Il TDM ha come obiettivo principale quello di eliminare e prevenire situazioni di sofferenza inutile, nonché di ingiustizia. In che modo porta avanti questo obiettivo? Con diverse azioni, come per esempio con la protesta pubblica, ma anche con il ricorso all’autorità giudiziaria laddove occorra. Tendenzialmente però preferisce agire mobilitando le coscienze per poter attuare i cambiamenti necessari in tempi più rapidi.

Il TDM dunque si propone di garantire tutela e protezione dei diritti del malato a ogni cittadino che ne facesse richiesta, nonché di promuovere la partecipazione attiva dei cittadini che diventano, in questo modo, essi stessi tutori dei propri diritti.