Quante volte ci siamo chiesti come si fa a scegliere la migliore miscela di caffè in grani, quante volte sorseggiando una tazzina di caffè al bar chiediamo la marca, ma poi quando lo prepariamo a casa non ha lo stesso sapore, senza contare il numero quasi infinito di qualità di caffè sparse nel mondo e la tostatura ad hoc che ogni miscela dovrebbe avere.
Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire insieme come scegliere la migliore miscela di caffè in grani
La scelta della miscela è certamente la parte più difficile, perché i nostri gusti non sempre sono uguali a quelli dei nostri amici e doversi fronteggiare tra 60 specie di piante, soprattutto per i meno addetti ai lavori non è certamente semplice.
Possiamo certamente dire che le quattro migliori miscele di caffè sono la Coffea Arabica, la Coffea Robusta, la Coffea Liberica e la Coffea Excelsa, tanto è che generalmente sugli scaffali dei supermercati troviamo in bella vista o l’Arabica o la Robusta in quanto sono coltivate in quasi tutti i continenti, partendo dalla America per arrivare in Asia passando dall’Africa.
Dalla Coffea Arabica, per le virtù della pianta stessa e per la geografia della coltivazione, si producono le miscele più conosciute come la Moka, la Tipica e la Bourbon che grazie alla forma appiattita ed allungata dei suoi chicchi dona al caffè quel caratteristico profumo morbido, un po’ acido e dal retrogusto tipicamente caramellato.
La miscela Coffea Robusta, scoperta solo in tempi più recenti, e quindi più giovane, si caratterizza per la totale resistenza della pianta alle malattie e per questo motivo viene principalmente utilizzata nell’Africa occidentale e centrale. Caratterizzata da chicchi piccoli e dall’aspetto tondeggiante, quasi a sorpresa ha un gusto più forte, amaro e corposo perché è più ricca di caffeina, andando ad attenuare, invece, il gusto aromatico che contraddistingue la miscela Arabica.
Poter quindi selezionare preventivamente non solo dove viene prodotto quel determinato caffè, ma anche miscelarlo e tostarlo nel modo corretto sono i vari passaggi che ognuno di noi dovrebbe conoscere (e fare) per ottenere la migliore miscela di caffè in grani.
Una volta selezionata la pianta, il passo successivo è la miscelatura, sapiente connubio tra le caratteristiche organolettiche di ogni varietà di caffè e la successiva tostatura così da donare alla miscela un carattere unico e ben riconoscibile.
La tostatura del caffè altro non è che l’ultimo passaggio, quello che ci darà il sapore finale ottenuto proprio dalle varie miscele di caffè in grani. Durante questa operazione delicata e molto accurata i chicchi vengono portati ad una temperatura che deve oscillare tra i 190 e i 230 gradi. L’intera operazione dura circa 20 minuti, ma è proprio l’intensità del calore, e quindi della tostatura, a conferire quel gusto unico e inimitabile.
Durante la tostatura i chicchi cambiano di colore, perdono peso e aumentano di volume. Un vero e proprio processo chimico che condiziona le caratteristiche organolettiche (acidità, aroma, corposità) che, già ad un primo assaggio, rilasceranno nel palato un senso di rotondità, dolcezza, acidità, intensità e note fruttate.
Come avrete capito il sorseggiare un buon caffè deriva da un lungo processo che parte dalla selezione fino ad arrivare alla miscela finale.
Un percorso lungo e ricco d’amore, che donerà al nostro palato sensazioni uniche, rendendoci la giornata altrettanto unica e gustosa.