La caldaia a gas è l’elettrodomestico più diffuso ed è anche quello maggiormente utilizzato sia per la produzione di acqua che per il riscaldamento degli ambienti. La caldaia è un elemento importante dell’impianto termo-idraulico, in essa avviene la combustione del gas, che bruciandosi riscalda l’acqua domestica ma anche quella destinata al riscaldamento. Per la sua funzione la caldaia ha necessità di frequenti revisioni. La manutenzione caldaia annuale si deve effettuare periodicamente, poiché serve a liberare le tubature di scarico dei fumi da depositi e polveri che potrebbero creare problemi. Anche se non è presente una normativa che obbliga alla revisione, il controllo della caldaia è necessario poiché è nell’interesse di chi la usa che essa funzioni correttamente.
La manutenzione caldaie deve essere affidata a tecnici specializzati, è assolutamente vietato provare ad eseguire pulizie o riparazioni fai da te, proprio perché è un dispositivo che vede l’impiego di gas e fuoco, due elementi delicati e molto pericolosi per l’uomo. Al verificarsi di comportamenti anomali e inaspettati è necessario rivolgersi all’assistenza caldaie, che manderà un tecnico ad eseguire le verifiche del caso. La manutenzione caldaie è differente a seconda che si tratti di caldaie Junkers, Beretta, Sylber o Riello. Sul libretto delle istruzioni è indicata sia la frequenza che i centri di assistenza, da Roma a tutte le città principali dell’Italia.
A conferma di questo vi è la legge DPR 74 del 2013 in cui si afferma che non è obbligatorio il controllo annuale ma che è il produttore del dispositivo che deve indicare nella documentazione che lo accompagna quando effettuare la manutenzione caldaia. In mancanza di un libretto delle istruzioni due sono le strade da seguire o scaricarlo dal sito della ditta produttrice o affidarsi ad un tecnico specializzato caldaie che dopo un attento esame può indicare lo stato di vita e la periodicità dei controlli da eseguire.
L’analisi fumi caldaia è un controllo che va effettuato soprattutto all’inizio dell’inverno, prima che entri in pieno funzionamento, in genere il momento giusto sono i mesi che vanno da settembre a ottobre. Il tecnico caldaie con appositi strumenti misura la composizione dei fumi e lo stato interno della caldaia per capire se sono presenti eventuali depositi o corrosioni dovuti all’acqua troppo calcarea. La revisione caldaia deve essere vista in termini sia di risparmio energetico che di impatto ambientale. Infatti può verificarsi che alcune componenti all’interno della caldaia non siano più efficienti e che ci sia uno spreco del consumo di gas o che il termostato si blocchi a temperature molto alte, bruciando più gas del necessario.
È indispensabile anche controllare le sostanze inquinanti emesse nell’atmosfera, lo stato di salute di una caldaia si misura anche dalla percentuale di carbonio che emette dai tubi, l’analisi del tecnico caldaia indica in maniera dettagliata la misura delle sostanze nocive emesse. Durante i controlli è necessario tenere traccia sia delle manutenzioni che dei valori ottenuti dall’analisi, per questo è utile avere un libretto della manutenzione, disponibile in tre copie uno da lasciare al proprietario, uno al tecnico e uno per eventuali controlli da parte del Comune.
La revisione delle caldaie è importante e va effettuata da chiunque ne possieda una, nel caso dei condominio è l’amministratore che deve occuparsene e la spese deve essere ripartita in parti uguali tra i condimenti.