Fiorisce nel periodo tra Marzo e Aprile, e produce dei frutti strobili ovoidali di colore rosso-brunastro che quando sono maturi si aprono a rosetta.
La Thuya è indicata per chi è soggetto a disturbi della pelle come verruche, nei, capillari fragili, macchie, papillomi cutanei e herpes.
Per chi soffre di disturbi emotivi, stanchezza e stress e per i soggetti impazienti, insicuri, malinconici, preoccupati, deboli, fragili, incostanti, irritabili, pessimisti, ansiosi, agitati, che manifestano disturbi del sonno, e con una forte sudorazione. Infatti è in grado di donare calma e calmare le tensioni.
E’ utile anche contro l’emicrania e le tensioni facciali, e per risolvere problematiche come stipsi, cistite, dolori mestruali e secrezioni vaginali, è in grado di riequilibrare l’assimilazione dei liquidi nel corpo.
E’ importante ricordare però che queste sono solamente delle indicazioni di carattere generale, e che come per l’utilizzo di tutti i rimedi omeopatici, il consiglio è sempre quello i rivolgersi a professionisti esperti del settore.
In omeopatia infatti la diagnosi non può essere fatta come spesso avviene nella medicina tradizionale, analizzando un singolo disturbo, ma a seguito di un’analisi completa e dettagliata sulla salute del paziente svolta a 360°.
Sarà quindi l’omeopata, dopo una visita approfondita, a stabilire il corretto dosaggio della Thuja per ogni singolo paziente, come alternativa o integrazione ai farmaci.
E’ possibile utilizzare anche gli aghi freschi come base per effettuare massaggi curativi.
La Thuja veniva utilizzata già dagli antichi egizi, veniva bruciata durante i sacrifici per purificare e profumare l’aria e utilizzata per le procedure dell’imbalsamazione. Inoltre gli Indiani d’America la utilizzavano come cura per la malaria, dolori muscolari e tosse.
In Europa nel 1500 fu Francesco I, re della Francia, ad introdurla a scopo ornamentale per impreziosire aree verdi. Il suo legno, leggero e duraturo, veniva spesso utilizzato nella costruzione di case.