Da una recente ricerca condotta nell’estate 2018 dai ragazzi di StudenteTop.it, blog dedicato al metodo di studio universitario e a consigli per studenti stressati, è emerso che gli studenti universitari lamentano la mancanza e la gestione di tempo come una delle loro principali difficoltà.
Ma andiamo per gradi. Nel questionario nella domanda relativa alle difficoltà, le seguenti hanno avuto il maggiore impatto:
- Il 28% degli studenti ha dichiarato di avere difficoltà con la gestione del tempo;
- Il 23% ha problemi di memoria e ricordo;
- Il 15% ha problemi di concentrazione;
- Il 10% ha problemi di comprensione;
- Il 6% ha problemi di organizzazione (che poi si potrebbe anche ricondurre al tempo).
Su circa 4800 studenti, ben 1344 quindi hanno dichiarato di avere problemi nella gestione del tempo e altri 300 hanno parlato di avere difficoltà nell’organizzarsi.
Ma vediamo di capire meglio cosa significa in termini pratici.
Non ho mai tempo per studiare e fare le cose che preferisco
O si studia tante ore oppure ci si diverte rinunciando a studiare, aumentando così l’ansia e lo stress provocati dai sensi di colpa per aver occupato il tempo utile allo studio.
Questa è una delle motivazioni ricorrenti che sono state descritte dagli studenti dopo aver dichiarato di avere problemi di gestione del tempo.
Cosa significa concretamente? Gli studenti italiani studiano tantissimo!
E i risultati non faticano ad arrivare poiché la maggioranza degli studenti intervistati ha comunque una buona media. Il problema però è che si ha sempre la sensazione di avere poco tempo a disposizione, i giorni passano e il tempo passato sui libri ci ruba tempo libero per fare sport, coltivare un hobby, uscire e divertirsi con gli amici.
Dall’altra parte chi invece decide di lasciarsi andare spesso poi è costretto a fare nottate prima degli esami per recuperare il tempo perso aumentando notevolmente i livelli di ansia e stress nei giorni immediatamente precedenti all’esame.
Non riesco a suddividere la giornata e la settimana per le materie e mi faccio trasportare dagli eventi
Molti studenti studiano per inerzia. Fra due settimane ho l’esame di “Analisi”, ok comincio a fare esercizi tutto il giorno.
Ma nella stessa sessione avrò anche l’esame di “Fisica” e devo assolutamente studiare i teoremi che saranno chiesti. Appena finisco gli esercizi di matematica comincio con i teoremi.
E così via, giorno dopo giorno. La maggior parte degli studenti italiani perciò ha dichiarato implicitamente di non avere un vero e proprio piano di studi definito. Non sanno ad esempio di svegliarsi oggi e dedicare X ore a questa materia e Y a quell’altra. E non fanno una revisione settimanale dei progressi, limitandosi a leggere, sottolineare, riassumere e ripetere, facendolo “nel minor tempo possibile”.
Uno studente universitario stressato
Insomma la situazione dell’università non è così rosea come sembra. A fronte di una media alta, gli studenti italiani dichiarano di essere stressati, di avere troppe preoccupazioni e ansie e di non godersi la vita abbastanza.
Sempre gli stessi dati della ricerca di Studente Top mettono in mostra come il grado di ansia e stress nei giorni precedenti all’esame e nel giorno dell’esame stesso sono molto alti.
Lo stress in questi casi è riconducibile alla paura di fare brutta figura e di bloccarsi davanti al professore, di non ricordarsi gli argomenti memorizzati, stress derivante dalla cattiva organizzazione del tempo e dalle continue distrazioni (notifiche del cellulare in primis) e infine ansia data dalla situazione generale del Paese; molti si domandano, infatti, “come sarà il mio futuro dopo la laurea? L’università mi prepara adeguatamente al mondo del lavoro?”