Assicurare il mantenimento dei valori nutrizionali e delle qualità organolettiche degli alimenti è una delle sfide più importanti nei processi di produzione, confezionamento e distribuzione dei prodotti: in questo ambito, la tecnologia Food Grade, in ossequio agli standard normativi vigenti, rappresenta una delle migliori risposte a questa necessità. Ma cos’è il Food Grade e quali i suoi ambiti di applicazione? Ecco tutte le informazioni più importanti in materia.
La legislazione in materia di alimenti
Per assicurare la salvaguardia della salute, le autorità nazionali e internazionali puntano da tempo a regolare i processi di produzione e distribuzione del cibo lungo la filiera produttiva. A tal fine, uno dei settori su cui è maggiormente intervenuta la legislazione è quello del confezionamento e packaging degli alimenti, oltre che del trasporto e imballaggio degli stessi.
In questo settore, le principali regole si trovano nelle normative europee e statunitensi, che negli anni hanno assunto alcuni parametri di riferimento comuni: uno di questi attiene all’individuazione dei materiali e delle tecnologie utilizzate per il confezionamento, il trasporto e lo stoccaggio e che presentano contatto con i prodotti alimentari in sicurezza. In questo settore, l’obiettivo è quello di assicurare, da parte dei produttori e distributori di alimenti, l’impiego esclusivo di materiali che non trasferiscono ai prodotti componenti tali da alterarne la composizione, modificarne le caratteristiche organolettiche e costituire un pericolo per la salute umana.
I materiali ammessi per il contatto con gli alimenti
Prendendo a riferimento gli standard europei, la disciplina in questione contempla dei materiali le cui caratteristiche si prestano a non causare alcuna manomissione o alterazione dei prodotti alimentari. Tra questi rientrano gli elastometri, le gomme, le materie plastiche, la ceramica, il silicone e i polimeri di nuova generazione; l’Italia, nello specifico, disciplina anche l’utilizzo dell’acciaio inox e dell’alluminio.
Esistono anche dei materiali da rivestimento e imballaggio che non sono espressamente disciplinati: per questi ultimi è necessario verificare di volta in volta l’idoneità rispetto al contatto con i prodotti alimentari, procedendo con opportuni test in materia (di migrazione, di solvibilità, e così via). Il risultato è quello di una valutazione dei rischi di cessione all’alimento di sostanze esterne potenzialmente pericolose.
La legislazione americana in proposito contiene un’ulteriore regolazione che concerne le sostanze che nel processo di food contact rilasciano sostanze all’alimento: in questo caso, il materiale viene considerato dalla FDA (la legge in materia di alimenti) come un additivo e in tal senso viene sottoposto ad ulteriori esami per accertarne le potenzialità lesive sull’affidabilità e sicurezza dell’alimento.
Il Food Grade
Tra le tecnologie più innovative e rilevanti per assicurare un contatto sicuro con i prodotti alimentari ci sono quelle che concernono gli imballaggi per il trasporto e lo stoccaggio degli alimenti: queste ultime rientrano nel concetto di “food grade”. Si tratta di tutti quegli elementi e materiali che permettono di impedire alla sostanza di adulterare il prodotto alimentare, grazie alla presenza di resine e polimeri di copertura che permettono di rivestire gli alimenti, imbustarli, impacchettarli e rimanere a contatto con gli stessi senza che intervenga alcuno scambio di sostanze.
L’elenco dei materiali Food Grade, che presentano, cioè delle caratteristiche tali da poter venire in contatto con il cibo senza alcun rischio di alterazione dello stesso, è molto vasto e dipende essenzialmente dai marchi tipici utilizzati dalle diverse aziende produttrici. Peraltro, anche le tecnologie alla base della realizzazione dei diversi materiali può variare, dal momento che non tutte le aziende possono assicurare i medesimi standard qualitativi ed un’efficacia nei controlli tale da selezionare esclusivamente i prodotti più efficaci e sicuri.
Ciò spiega l’importanza di rivolgersi esclusivamente ad aziende che impiegano i migliori materiali, certificati a seguito di opportuni test e sottoposti a rigidi controlli di qualità.
Le applicazioni del Food Grade
Materiali di questo tipo permettono di destinare le confezioni Food Grade ad una serie di applicazioni molto diverse nell’ambito dell’industria alimentare, conservando in ogni caso elevati standard di sicurezza. Tra i principali ambiti di utilizzo ci sono quelli che concernono la movimentazione dei prodotti di tipo alimentare: per le esigenze di imballaggio di questi ultimi, infatti, è importante assicurare la migliore impermeabilità alle sostanze utilizzate.
Un esempio in tal senso è costituito dalle Big Bag prodotte da Minini: si tratta di materiali realizzati con metodo HACCP, standard produttivo riconosciuto a livello internazionale che permette di prevenire e ridurre al minimo i rischi di alterazione connessi ai processi di preparazione di cibi e bevande.
I Big Bag: la soluzione ideale per il trasporto e lo stoccaggio del cibo
I sacconi Big Bag come quelli prodotti da Minini Spa entrano a pieno titolo nell’ambito dei materiali Food Grade, dal momento che sono confezionati per lo specifico fine di assicurare il più sicuro contatto con i prodotti alimentari. Il metodo produttivo prevede l’utilizzo di camere igieniche, ambienti che eliminano il rischio di contaminazione degli imballaggi.
Si tratta di contenitori costituiti da lamelle di polipropilene (secondo gli standard internazionali sono definiti FIBC – Flexible Intermediate Bulk Container), destinati al trasporto e allo stoccaggio di alimenti di vario tipo e in diverso formato.
Peraltro, la composizione in polipropilene rende i sacconi Big Bag assolutamente riciclabili, versatili ed efficienti per ogni tipo di movimentazione.
Non a caso, gli imballaggi Food Grade possono essere utilizzati per le più diverse applicazioni concernenti l’industria alimentare: in produttori di grani, sementi e farine, ma anche per pastifici, produttori di zucchero e caffè e così via. Ciò permette di utilizzare il Big Bag per il trasporto e lo stoccaggio in massima sicurezza di amido, aromi, spezie, caffè, cereali, erbe aromatiche, frutta secca, legumi, mangimi, pasta, sale e molto altro ancora.