isolamento termico cappotto

Tutto quello che c’è da sapere sull’isolamento termico a cappotto

Si sente spesso parlare di isolamento termico a cappotto, ma di cosa si tratta nello specifico e cosa comporta? In questo articolo vogliamo cercare di fornirvi tutte le informazioni a riguardo, per fare un po’ di chiarezza e capire bene a cosa ci troviamo di fronte. Abbiamo raccolto quelli che sono i dubbi più diffusi e abbiamo cercato di rispondere nella maniera più chiara possibile. Scopriamo insieme qualcosa in più su questo tipo di isolamento!

L’isolamento termico a cappotto è prima di tutto una tecnica che ci permette di isolare termicamente una parete. Questo intervento viene realizzato utilizzando dei pannelli dal poter isolante che vengono ancorati tramite colla e tasselli. L’isolamento termico può essere a cappotto esterno o interno e il tipo di intervento dipende ovviamente dal tipo di edificio su cui si deve intervenire. Per esempio, se ci troviamo di fronte a un edificio storico posto nel centro di una città, non è assolutamente possibile intervenire sulla facciata dell’edificio. Per questo è necessario ricorrere all’isolamento a cappotto interno perché i pannelli vengono applicati direttamente sulle pareti interne dell’abitazione. E poi questi vengono nascosti tramite l’applicazione di intonaco. L’isolamento a cappotto esterno agisce invece all’esterno della muratura dell’edificio su cui si interviene.

L’isolamento a cappotto esterno sarebbe il metodo più efficace perché protegge la parete da tutte le escursioni termiche. In inverno, il calore rimane all’interno dell’edificio, in estate invece, le stanze sono più fresche perché il calore esterno non riesce a penetrare. L’isolamento a cappotto permette anche di contrastare la formazione di umidità ed elimina i ponti termici.

Per quanto riguarda invece i materiali da utilizzare, questi possono essere diversi a seconda della situazione dove si deve intervenire. Se per esempio l’edificio tende a scaldarsi molto durante l’estate, è meglio utilizzare dei materiali naturali con alta densità come il sughero, la fibra di legno o il silicato di calcio. Se invece l’edificio ha maggiori problemi con il freddo si possono utilizzare materiali artificiali come il polistirene espanso (EPS) o il polistirene estruso (XPS). Quest’ultimo è molto adatto nel caso in cui la parete tende a bagnarsi. Essendo un materiale idrofugo, evita che il cappotto si impregni d’acqua, assicurando così che la funzione di isolamento non venga a mancare.

Se, invece, la parete tende alla formazione di muffa, è meglio utilizzare pannelli in silicato di calcio perché grazie al suo PH alcalino evita la formazione di batteri e muffe.

Il costo dell’isolamento termico a cappotto varia molto anche a seconda delle condizioni in cui si deve lavorare. In genere comunque il costo per quello esterno va dai 40 euro al metro quadro ai 70 euro al metro quadro.

Per quanto riguarda invece lo spessore, questo deve essere almeno di 10 cm, e comunque dipende dalle condizioni in cui l’isolamento deve agire. L’ideale sarebbe quello di farlo più spesso possibile, tanto lo spessore non inficia sul prezzo finale da pagare. Dovete inoltre sapere che, realizzando questo tipo di intervento, si può anche usufruire della detrazione fiscale del 65%. Solitamente la detrazione delle spese si ha in 10 anni.