È possibile prendere la carta di qualificazione del conducente da privatista o è obbligatorio frequentare i corsi?
La carta di qualificazione del conducente è un titolo abilitativo che permette, a soggetti già possessori dei una patente di guida di categoria superiore, di svolgere attività professionali legate al autotrasporto. Attualmente è prevista per tutte le figure professionali che svolgono attività di trasporto conto terzi con mezzi di massa superiore a 3.5 tonnellate a pieno carico, indipendentemente che si tratti di persone o merci.
Ma come si può prendere quest’abilitazione? È possibile il cqc da privatisti, evitando così di frequentare corsi specifici? Ecco tutto quello che è utile sapere a riguardo.
Per ottenere la patente cqc è obbligatorio iscriversi e frequentare regolarmente il corso per poter svolgere l’esame finale. Esso prevede una preparazione teorica di 260 ore, sommate alle 20 ore previste per la pratica, da svolgere presso le scuole guida o centri abilitati.
Una volta raggiunto il traguardo dell’esame finale, che deve essere svolto presso la Motorizzazione Civile, nel caso di esito negativo si può tentare di ripeterlo entro un anno, trascorso questo termine o in presenza di un ulteriore esito negativo, la legge stabilisce che è obbligatorio frequentare nuovamente il corso.
Veniamo ora ai costi: oltre a quelli relativi ai bollettini e la foto tessera, la cifra più rilevante è il costo del corso di formazione iniziale. I costi sono regolamentati da ciascun autoscuola seguendo le leggi del libero mercato ma, possiamo dirvi che i costi medi per il conseguimento della cqc sono:
- bolletini: 48 euro
- foto tessera: 8 euro
- corso di formazione teorico e pratico: a partire da 2000 euro
La validità della cqc è di 5 anni ma, il diretto interessato deve provvedere al suo rinnovo almeno 18 mesi prima della sua naturale scadenza. Se ciò non verrà fatto entro due anni dalla scadenza, sarà obbligato a rifare il corso con relativo esame finale.