Come fare la lavatrice, passaggi da seguire

La lavatrice è uno degli elettrodomestici più utilizzati e più indispensabili in ogni casa. Il suo apporto è di notevole valore e utilizzarla non è così difficile come può sembrare.

Dall’aspetto può risultare difficile da utilizzare a causa della presenza di tutti quei pulsanti e delle scritte, ma scopriremo, in questa guida, come in realtà sia un elemento assolutamente semplice e funzionale (qua travate una utile guida sulle lavatrici).

Andiamo per ordine, partendo dalla suddivisione del bucato, dalla scelta dei detersivi e delle cose da non fare per evitare “pasticci”.

Tutte le lavatrici hanno i programmi standard di base ma la loro attivazione varia a seconda dell’elettrodomestico. Se avete dubbi è sempre meglio consultare il libretto di istruzioni.

È opportuno, prima di iniziare, separare i capi bianchi dai colorati, gli asciugamani dai vestiti, il cotone e i tessuti poliestere dalla lana. I capi scuri e colorati tendono a stingere per cui è importantissima la loro separazione. Non è necessaria una divisione scrupolosa per colori, ma basta orientarsi su toni chiari e toni scuri e utilizzare, come misura precauzionale un foglio di acchiappa colore. Così come è importante distinguere i tessuti: la lana non può essere lavata ad alte temperature, a differenza del cotone; nel caso in cui lavaste i vostri maglioni a caldo, vi ritroverete a doverli buttare o a regalarli a qualche bambino piccolo. Va bene lavarli con gli acrilici e quelli di cotone, purché sia un lavaggio freddo.

Se invece possiedi capi di tessuti pregiati come seta, chiffon o cachemire, è opportuno lavarli a mano o leggere bene le etichette.

Una volta caricata la lavatrice, si potrà proseguire con la scelta del programma che varia in base ai tessuti da lavare, e poi all’aggiunta del detersivo nell’apposito cestello situato solitamente in alto a destra della lavatrice (per i modelli con oblò). Ma su quale detersivo orientarsi? Tenete presente che sul mercato ce ne sono a bizzeffe, ma ne distinguiamo tre tipi:

  • il detersivo normale che può essere in capsule, liquido o in polvere.
  • L’ammorbidente che viene usato per rendere i capi più morbidi e facili da stirare (ad esempio lenzuola e asciugamani).
  • Il disinfettante, utilissimo per distruggere i batteri sui tessuti.

Poi ancora distinguiamo diversi tipi di detersivi utili per preservare le tonalità dei capi:

  • i detesivi per i capi neri che salvaguardano il colore senza la formazione di aloni o macchie.
  • I detersivi per i capi colorati che preservano la vividezza dei colori.
  • I detersivi per i capi bianchi che proteggono il capo e lo fanno risplendere.

Prima abbiamo accennato il discorso delle temperature, approfondiamolo meglio:

per i tessuti in lana, optate per un lavaggio a 0°, temperatura ottimale anche per i capi sintetici, jeans e cotone non molto sporchi. A 30° i misti, il cotone, i sintetici, i jeans medio-sporchi, la biancheria e  gli asciugamani. A 40° i capi molto sporchi come i jeans o gli asciugamani. A 60° i tappeti di bagno e cucina, nonché cotone e asciugamani. Infine, la temperatura di 90°, sconsigliatissima perchè può fare molti danni. Si userebbe per i tappeti e il cotone molto sporco ma risulta essere uno spreco inutile per l’ambiente poiché basterebbe una temperatura di 60° per rimuovere lo sporco ostinato.