Chirurgia plastica: cicatrici, rischi e costi dell’addominoplastica

L’addominoplastica è un’intervento chirurgico, che prevede la rimozione del tessuto cutaneo in eccesso. Donne e uomini si sottopongono a questa operazione, soprattutto se si tratta di persone ex obese: la richiesta di addominoplastica tra ex obesi è, infatti, molto alta.

Cicatrici 

Come quasi tutti gli interventi chirurgici, anche l’addominoplastica lascia delle cicatrici. In genere si tratta di due cicatrici, una a livello del pube, che va da fianco a fianco (ed è quella che si sviluppa dopo l’eliminazione del grembiule, dell’adipe o del tessuto cutaneo in eccesso). In genere questa cicatrice ha la forma di un sorriso, che però essendo situata nella parte alta del pube, è nascosta dagli slip. La seconda cicatrice è quella ombelicale, infatti il chirurgo estetico dopo aver eliminato il tessuto cutaneo, deve tirare la pelle, per stenderla e rimarginare il taglio, andando a suturare i lembi della parte alta del pube con la nuova pelle; se ne deduce che spesso bisogna andare a ricollocare l’ombelico, creandolo da zero. Quest’ultima operazione richiede una cicatrice intorno al nuovo ombelico (che quasi sicuramente col tempo sparirà).

Rischi 

Nonostante nei paesi occidentali, l’intervento chirurgico di addominoplastica sia considerato quasi di routine, bisogna mettere in preventivo che possono sorgere dei rischi e delle complicanze, tra cui:

  • Ematomi e sanguinamenti: durante l’intervento può capitare vi sia una particolare perdita di sangue, questa può essere dovuta all’assunzione, da parte del paziente, di farmaci che rendono più fluido il sangue, per questo motivo lo specialista può chiedere di interrompere (durante la visita pre operatoria, l’assunzione di questi farmaci.
  • Infezione: questo rischio deve sempre essere messo in preventivo quando si parla di intervento chirurgico; nonostante l’operazione venga effettuata in ambienti, con strumenti e personale, precedentemente sterilizzato, vi è comunque una possibilità che insorga questa complicanza.Per questo motivo, spesso vengono prescritti dei farmaci antibiotici da assumere dopo l’operazione.
  • Cicatrici: capita raramente che durante la fase della ”cicatrizzazione” della cicatrice, questa non presenti una forma non lineare, zone particolarmente arrossate e in rilievo. In questo caso lo specialista valuta il caso richiede una nuova operazione che darà una nuova cicatrice strutturata per piani.
  • Sensibilità cutanea: in genere dopo qualsiasi operazione si soffre di sensibilità cutanea della zona trattata, può capitare, però, che questa complicazione, non svanisca dopo qualche giorno dall’intervento. In genere la sensibilità cutanea, nei peggiori dei casi, sparisce autonomamente entro il primo anno dopo l’operazione.
  • Sieroma: l’addominoplastica, prevede spostamenti e ricollocazioni cutanee, per questo motivo è normale che il corpo produca una certa quantità di siero; non c’è da allarmarsi quindi se vi sono piccole fuoriuscite cutanee di siero. La cosa diventa preoccupante quando il serio è prodotto in abbondanza e non trova il modo di riassorbirsi, andando a creare il sieroma, che se di dimensioni ridotte, non avrà bisogno di particolari cure, ma solo di più tempo per riassorbirsi; mentre se le dimensioni sono grandi, lo specialista interverrà attraverso dei drenaggi oppure ad aspirare il liquido attraverso una revisione chirurgica.
  • Necrosi cutanea: Dovendo ”tirare” e i tessuti, può capitare che non vi sia una buona vascolarizzazione sanguigna, causando sul lungo periodo, una morte dei tessuti; il chirurgo estetico in questo caso deve valutare l’estensione della necrosi, se si tratta di una zona molto piccola, può decidere di aspettare per seconda intenzione la guarigione, mentre se la zona è estesa deve assolutamente intervenire con una nuova operazione chirurgica.
  • Embolia polmonare: questa complicanza deve essere prevista nei pazienti che subiscono interventi all’addome, in quanto questo tipo di operazioni può causare una trombosi polmonare, che può essere fatale per il paziente. Per questo motivo il chirurgo deve promuovere la deambulazione del paziente e intervenire con la profilassi eparina.

Costi

L’intervento di addominoplastica può essere sia convenzionato che a pagamento. Per i pazienti ex obesi, che hanno scelto di fare il loro percorso psicofisico attraverso la Sanità Pubblica, il Servizio Sanitario Nazionale mette a disposizione gratuitamente l’intervento di addominoplastica (e non solo) per garantire che l’ultima fase del percorso, permetta ai pazienti ex obesi di appropriarsi di un corpo per il quale hanno lottato duramente. L’intervento in questo caso può essere svolto sia negli ospedali pubblici che nelle cliniche convenzionate. I costi, per chi decide di sottoporsi all’intervento estetico, anche non soffrendo di patologie, variano a seconda delle tecniche utilizzate e dell’intervento che il chirurgo estetico decide di eseguire. Ma volendo fare degli esempi pratici, si può dire che un’addominoplastica ”lieve”, ovvero quando il paziente presenta poco accumulo di grasso o di tessuto in eccedenza, si aggira intorno ai cinquemila euro. Per pazienti in cui la situazione è più grave, questo tipo di intervento può costare, mediamente, intorno agli ottomila euro. E’ da dire che diverse strutture, private, che offrono questo tipo di intervento possono ”offrire” delle promozioni. In ogni caso, il costo varia anche a seconda del paese in cui viene svolta l’operazione o dal medico chirurgo che opererà la persona.