Come ricaricare la sigaretta elettronica

Quando si parla di svapo una componente davvero molto importante è senza dubbio la batteria, tra le varie parti che costituiscono una sigaretta elettronica è quella che serve ad erogare elettricità e di conseguenza a regolare la potenza.

Come si ricarica la batteria della sigaretta elettronica?

La maggior parte delle ecig attualmente in commercio sono davvero semplici da ricaricare, essendo dotate di una porta Micro USB l’operazione di ricarica può essere effettuata con estrema facilità.

Vi basterà infatti collegare un estremo del cavetto Micro USB, solitamente in dotazione al momento dell’acquisto, alla sigaretta elettronica e l’altro estremo ad una porta USB con funzione di ricarica.

Se non siete in possesso di un caricatore specifico per apparecchiature USB potete collegarla alla porta USB di un computer, di un power bank o ad un apposito adatatore da muro, che va inserito successivamente in una presa di corrente. Adattatori di questo tipo solitamente non sono inclusi nella confezione, ma potete tranquillamente utilizzare uno dei tanti presenti ormai in ogni casa, fra i quali andranno sicuramente bene quelli dei vostri cellulari.

Quanto dura l’operazione di ricarica?

Il tempo di ricarica è molto variabile e dipende da diversi fattori, tra i quali la capacità della batteria interna da ricaricare e le tipologie di cavetti, adattatori e circuiti. Alcuni circuiti, esattamente come quelli dei cellulari, supportano una modalità di ricarica rapida. In linea di massima possiamo dare delle indicazioni temporali orientative: una sigaretta elettronica compatta con una batteria intermedia, inferiore ai 1500 mAh, solitamente si ricarica in circa un’ora, o poco più. Batterie dalle grandi capacità possono impiegare tempi ben più lunghi, anche superiori alle 2/3 ore.

I modelli di sigaretta elettronica più recenti adottano invece il nuovo standard USB-C. Questa nuova porta di ricarica è solitamente più rapida, e speriamo che in futuro venga utilizzata da sempre più produttori perchè, essendo priva di un verso di introduzione, le possibilità di danneggiarla accidentalmente si riducono molto.

La porta USB non ricarica

Ci sono diversi motivi per cui la porta USB può non funzionare. Probabilmente se smette di funzionare è stata danneggiata da un tentativo di inserimento scorretto. L’operazione di collegamento del cavetto va infatti effettuata con estrema cautela, sbagliando il verso di introduzione c’è il rischio di danneggiarla in maniera irreversibile.

Ci sono poi i casi delle battery box, cioè la “scatola” che contiene la batteria, con batteria estraibile. In queste apparecchiature la porta USB è sempre presente, ma in alcuni casi non serve per effettuare la ricarica, ma sono per un eventuale aggiornamento sel software.

Quando la batteria è estraibile è sempre buona norma effettuare la ricarica della batteria con un apposito caricabatterie esterno. Una batteria ricaricata in questo modo solitamente si ricarica in maniera più veloce e più sicura. Una batteria 18650, il modello in assoluto più diffuso, anche se ad alta capacità, dai 2500 ai 3000 mAh, con un buon caricatore esterno si ricarica tranquillamente in meno di due ore.

Conclusioni

Come abbiamo visto l’operazione di ricarica di una sigaretta elettronica è davvero molto semplice, può essere effettuata da chiunque ed è semplice esattamente come ricaricare un telefono cellulare.

Quasi tutti i modelli più recenti in commercio hanno degli indicatori che vi avviseranno della quantità di carica residua, o con un led luminoso che cambia colore o con un indicatore specifico sullo schermo lcd. In ogni caso sarete sempre in grado di capire con largo anticipo quando è il caso di ricaricare, per non restare mai a terra! E ricordatevi che, se siete in movimento e siete con la batteria scarica, potete tranquillamente utilizzare un power bank.