Lo Split payment è la scissione dei pagamenti, nei rapporti tra le imprese e la pubblica amministrazione e un meccanismo di liquidazione dell’IVA che prevede, che sia l’ente pubblico a saldare il debito IVA in maniera diretta all’Erario. La Fatturazione elettronica permette che tale meccanismo venga monitorato in maniera automatica.
Lo Split payment è solo una delle tante novità che la fatturazione elettronica ha introdotto, anche se quest’ultima era prevista nei confronti della pubblica amministrazione già dal 2008, mentre per tutti gli altri scambi è stata introdotta solo nel 2019.
A chi si applica lo Split Payment
Lo Split Payment è dunque una modalità di liquidazione dell’IVA riguardante le operazioni fatte con la Pubblica Amministrazione. Tutti i soggetti coinvolti nel processo della fatturazione elettronica sono tenuti ad emettere fatturazione split payment quando:
- pubbliche amministrazioni;
- società controllate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, dai singoli ministri e le società controllate a loro volta da queste;
- controllate dalle regioni, province, città metropolitane, comuni, società da queste controllate;
- società quotate inserite nell’indice Ftse Mib.
Non tutte le operazioni sono però assoggettabili a questo meccanismo, in particolare:
- le transazioni per cui viene emesso scontrino fiscale;
- operazioni che non prevedono l’indicazione dell’IVA;
- cessioni di beni e prestazioni di servizi soggette a reverse charge.
Come emettere fattura con lo Split Payment
Per poter usufruire dello Split Payment occorre emettere una FatturaPA e riportare la seguente dicitura: “Operazione assoggettata a split payment con IVA non incassata dal cedente ai sensi dell’ex art.17-ter del DPR 633/1972″, oppure nel campo esigibilità IVA apporre la lettera S.
In questi casi l’ente che riceve la fattura dovrà versare l’importo della fattura al netto dell’IVA oppure versarla successivamente alle casse dell’Erario in via diretta.
Per le fatture in Split Payment resta l’obbligo della regolare registrazione, ma ovviamente non concorreranno alla liquidazione mensile dell’IVA. Questo significa che i software gestionali, dovranno prevedere apposite causali per codificarne la registrazione.
Split Payment e fattura elettronica
Trattandosi di transazioni che riguardano la Pubblica Amministrazione le fatture devono essere tutte FatturaPa e la procedura è uguale a quella che si segue per le emissioni delle normali fatture elettroniche.
Ciò che è importante controllare è che nella sezione EsigibilitaIVA sia presente il valore S e invece nel campo Natura non deve esserci il codice N6 che sta ad indicare le fatture per cui non è possibile esigere IVA.
Infine nel campo ImportoPagamento deve esserci la somma effettivamente dovuta.
Liquidazione IVA Split Payment
L’imposta è esigibile nel momento in cui si paga la fattura a meno che la PA non abbia deciso di anticiparla nel momento in cui vi è stata la registrazione della fattura ricevuta.
La liquidazione dell’imposta può avvenire grazie a versamenti distinti per ogni singola fattura, un unico versamento giornaliero, versamento cumulativo che deve avvenire entro il 16 di ogni mese.
Il versamento può avvenire o grazie al modello F24 Enti pubblici, o con versamento unificato tramite modello F24 ordinario oppure con versamento diretto in un apposito capitolo del bilancio dello Stato.