Come somministrare farmaci a pazienti anziani

Sono diverse le modalità di somministrazione di un farmaco per un paziente anziano: per via orale, per esempio, o per via inalatoria, ma anche per somministrazione rettale (nel caso delle supposte) o per somministrazione topica (nel caso dei cerotti e delle pomate).

In caso di medicinali in forma liquida, vale la pena di sottolineare, in primo luogo, l’importanza di scegliere farmaci muniti di dispositivi medici che consentano una somministrazione efficace e sicura, come quelli distribuiti dal marchio Althena. In tal modo, infatti, sarà possibile somministrare senza difficoltà la giusta dose del farmaco in totale sicurezza.

Le attenzioni necessarie per la politerapia

La somministrazione di medicinali a una persona anziana deve essere curata con la massima attenzione soprattutto nel caso, certo non frequente, di una politerapia: in termini più semplici, ogni volta che il paziente è costretto ad assumere più di una pillola nel corso della giornata.

Evitare gli errori che si possono verificare in una situazione del genere è molto importante soprattutto per prevenire effetti collaterali. Basti pensare che in Italia, tra gli over 65, 1 su 10 prende oltre 10 medicinali al giorno, e la metà deve assumere almeno cinque pillole quotidiane.

Quali rischi si corrono

Ci sono diverse tipologie di pericoli con cui è bene fare i conti e che presuppongono una certa cautela, a cominciare da quello più scontato: vale a dire la possibilità che il medicinale venga assunto in modo non appropriato o sbagliato.

Può accadere, per esempio, che un paziente anziano non più lucidissimo si dimentichi di prendere la medicina nel corso della giornata, o al contrario si scordi di averla già presa e quindi di assumerla di nuovo. Non vanno sottovalutati, inoltre, i rischi che derivano dalle potenziali interferenze di farmaci diversi, la cui efficacia può essere compromessa: i medicinali che vengono utilizzati per trattare l’osteoporosi dell’anca, per esempio, non vengono assorbiti in maniera ottimale se si assumono anche dei gastro protettori.

Uno schema preciso

Il primo passo da compiere per una corretta somministrazione dei farmaci a un paziente anziano è quello che prevede di predisporre e di tenere sempre sotto mano uno schema ben definito delle terapie che devono essere assunte, prendendo in considerazione anche i prodotti fitoterapici e gli integratori che, a loro volta, hanno caratteristiche tali da poter essere di disturbo rispetto a un funzionamento adeguato dei farmaci.

Il caregiver o il familiare deputato alla gestione dei medicinali può avvalersi dei dispenser settimanali e giornalieri, che aiutano a prevenire gli sbagli che si potrebbero commettere in relazione alla cadenza con la quale i farmaci devono essere assunti.

L’aiuto del medico

Il supporto del medico è di fondamentale importanza: egli deve essere coinvolto periodicamente in una supervisione dello schema terapeutico, che con il passare del tempo potrebbe aver bisogno di essere rivisitato. L’obiettivo deve essere sempre quello di ottimizzare la terapia, per quanto possibile, e di tentare di renderla più semplice.

Che cosa fare in caso di disfagia

Molti problemi dal punto di vista della somministrazione si riscontrano in presenza di persone anziane che soffrono di disfagia, vale a dire quella condizione che comporta una difficoltà nel passaggio dal cavo orale allo stomaco delle bevande e degli alimenti. Di conseguenza, l’assunzione di una terapia orale in un paziente che ha problemi di deglutizione si può trasformare in un processo assistenziale alquanto delicato e difficile, soprattutto se si tiene conto del fatto che l’abitudine di triturare le pastiglie e compresse, con l’obiettivo di rendere l’assunzione più semplice, per parecchi farmaci non può essere messa in atto.

Che cosa è necessario controllare

Prima di dare un farmaco a una persona anziana, è necessario verificare il suo stato di vigilanza, controllare la sua reattività e appurare il suo grado di autonomia. Inoltre, è importante tenere conto del suo stato cognitivo ed eliminare potenziali distrazioni, come potrebbe essere la televisione accesa.

La persona deve essere messa in posizione seduta: a questo punto occorre accertarsi che le protesi dentarie siano sistemate come necessario, sempre ammesso che siano presenti. Se si riscontra una condizione di bocca secca, conviene far bere al paziente un po’ di acqua, eventualmente con degli addensanti se non è presente una condizione di disfagia che ne sconsigli l’impiego.

Come rendere più semplice l’assunzione del farmaco

Mentre il farmaco viene somministrato, il paziente non deve parlare, mentre deve essere incentivato a ripetere il maggior numero possibile di deglutizioni. Quando si ha a che fare con una forma farmaceutica solida, le compresse vanno triturate con l’aiuto di un mortaio, in modo che risultino polverizzate: la polvere così ottenuta va messa in acqua gelificata o addensata. Queste, dunque, sono le precauzioni da tenere a mente al fine di prevenire potenziali inconvenienti.