Disturbi allo stomaco? Non siamo soli, tanti di noi ne soffrono. Non dobbiamo preoccuparci, perché qualche disturbo gastrico può capitare a chiunque di noi, a tutte le età. Il nostro sistema digerente può essere interessato da diversi disturbi, riconducibili a differenti cause. Vediamo insieme alcuni consigli di alimentazione, abitudini pratiche e comportamentali per avere cura del fisiologico benessere gastrico.
Disturbi gastrici: di cosa si tratta?
Le raccomandazioni dietetiche da seguire in caso di disturbi gastrici hanno come obiettivo la riduzione della secrezione acida dello stomaco, una delle cause di disturbi come iperacidità gastrica, bruciore di stomaco o pirosi gastrica, reflusso gastrico.
A questo scopo, iniziare da un’alimentazione qualitativamente e quantitativamente bilanciata può essere d’aiuto, e contribuire ad attenuare anche altri disturbi fastidiosi, come ad esempio nausea, vomito, digestione lenta, mal di stomaco dopo un consumo troppo abbondante di bevande alcoliche, acetone (o chetosi) nei bambini.
Infatti, ricordiamo che le scelte alimentari e i comportamenti alimentari sono molto importanti in caso di problemi di stomaco: non solo cosa mangiamo, ma anche come e quando lo mangiamo può fare la differenza.
Preoccupazioni, sintomi dello stress, arrabbiature, tensioni, ma anche abbuffate, alimentazione disordinata, fumo e alcool: sono tante le cause dei disturbi gastrici. Frequentemente, i disturbi dello stomaco sono attribuiti allo stress, ma quella psicosomatica non è l’unica causa. Spesso, all’origine dei disturbi gastrici troviamo scorrette abitudini alimentari, consuetudine con l’alcool, consumo troppo frequente di spezie, condimenti e alimenti irritanti per la mucosa gastrica.
Anche l’utilizzo eccessivo di certi farmaci con proprietà lesive della mucosa a livello gastrico (come ad esempio antibiotici, acido acetilsalicilico), potrebbe promuovere la comparsa dei disturbi allo stomaco.
Attenzione allo stile di vita che seguiamo:
Una adeguata Consigli sullo stile di vita, soprattutto per ciò che riguarda l’alimentazione, possono contribuire a prevenire o ad attenuare i disturbi dello stomaco. Infatti, alcuni comportamenti invalsi nella nostra quotidianità possono essere “aggiustati”. Possiamo vedere subito alcune abitudini comportamentali corrette:
- Non fumare e non bere eccessivamente: il fumo e l’alcol contribuiscono a danneggiare la mucosa gastrica;
- Consumare i pasti tutti i giorni grosso modo agli stessi orari;
- I pasti dovrebbero inoltre essere consumati con serenità. Infatti, la fretta è nemica del benessere gastrico. Invece, masticare con lentezza favorisce le funzioni digestive;
- Fare una passeggiata al termine del pasto può essere utile, poiché favorisce i processi digestivi.
Approfondiamo meglio alcuni degli aspetti cui abbiamo accennato poco fa:
- Evitare il consumo di nicotina e alcool. Queste cattive abitudini non possono che acuire l’infiammazione della mucosa locale.
- Mangiare lentamente e a orari regolari. Una adeguata masticazione può agevolare la digestione, che inizia proprio nella bocca con gli enzimi salivari, e riduce il tempo di permanenza del bolo alimentare a livello gastrico.
- Sì a una passeggiata digestiva, mentre evitiamo allenamenti intensi subito dopo i pasti, perché potrebbero peggiorare la situazione della mucosa locale. Mentre si consumano i pasti, è importante spostare l’attenzione da tensioni, preoccupazioni e malumori (anche se spesso è davvero difficile, anzi, talvolta è proprio lo stress a toglierci l’appetito!), godendosi il pasto come momento di pausa.
- Evitare pasti troppo abbondanti (specie a cena la sera), distribuendoli invece nell’arco della giornata e rispettando il più possibile orari regolari, senza saltare i pasti o ritardarli eccessivamente, arrivando a ridosso del riposo notturno. Inoltre, può essere molto utile frammezzare i pasti principali con uno spezzafame a metà della mattina e nel corso del pomeriggio per “asciugare” l’acidità gastrica ed evitare che gli acidi gastrici risalgano nell’esofago per via delle ore di digiuno.
Consigli di alimentazione: cosa scegliere e cosa evitare?
A proposito di alimentazione, sono importanti varietà, completezza ed equilibrio: è corretto stabilire una dieta alimentare che concorra ad attenuare alcuni sintomi gastrici (sensazione di pesantezza, pienezza, gonfiore, eruttazione, acidità, nausea, pirosi di stomaco), per capire quali alimenti possono peggiorare la situazione della mucosa locale.
CIBI SCONSIGLIATI
Può essere consigliabile evitare di bere caffè, o altre bevande che contengono caffeina o xantine (vari tipi di cola, tè, cioccolato) perché possono causare reflusso. Inoltre, cibi speziati o spezie consumati in quantità massicce, le bibite gassate, liquidi troppo caldi possono anch’essi peggiorare la situazione. Non dovrebbero rientrare nella dieta nemmeno gli estratti per brodo (sia vegetale, sia animale), minestre già preparate contenenti sodio (poiché stimolano la secrezione acida), formaggi sapidi e piccanti, insaccati, se consumati in eccesso. Evitare possibilmente vino e altri alcolici.
CIBI DA PREFERIRE
Sono da preferire le preparazioni leggere e semplici, i condimenti vegetali come ad esempio olio evo e quindi più tollerabili a livello di digestione, frutta (tranne quella acida) e verdura e ortaggi freschi di stagione, variando spesso la qualità per promuovere un apporto corretto di vitamine e minerali. Scegliere anche biscotti secchi semplici, pane cotto, crackers poco salati e fette biscottate.
METODI DI COTTURA DA PREFERIRE
Meglio evitare la frittura, poiché da un lato aumenta il contenuto di acreolina, una sostanza che può acuire l’irritazione della mucosa gastrica, mentre dall’altro il contenuto in grassi può rallentare e diminuire lo svuotamento dello stomaco, interferendo con la digestione. Sono preferibili la cottura al vapore, alla piastra, alla griglia, ai ferri, la lessatura, la cottura al forno e al cartoccio.