Il seggiolino auto è uno strumento prezioso per la tutela della salute del bambino e della sua sicurezza quando si viaggia in auto; inoltre è obbligatorio per legge, quindi è indispensabile che i genitori non rinuncino ad una scelta fatta davvero bene e con cura.
I bambini crescono alla svelta, così la scelta del migliore seggiolino auto dipende dalla loro altezza e peso. La seduta deve essere confortevole ed allo stesso tempo sicura, per proteggerli al meglio in caso di incidenti o di frenate, e se la scelta è complessa o difficile, è possibile reperire informazioni su siti specializzati come migliorseggiolinoauto.it.
Spesso si sente dire che i bambini dovrebbero viaggiare in senso contrario rispetto al senso di marcia, quindi il loro seggiolino andrebbe fissato in auto in modo che diano le spalle ai genitori.
Si tratta di un elemento importante: infatti viaggiare in senso contrario a quello di marcia è una garanzia di sicurezza che può proteggere i bambini, non a caso si raccomanda ai genitori di seguire questa indicazione. Ma perché si consiglia di montare il seggiolino in senso contrario?
Viaggiare in senso contrario di marcia protegge il bambino da traumi anche potenzialmente gravi che potrebbero occorrergli anche se è saldamente legato nel seggiolino. La prima intuizione in questo senso fu del professore Adman, che progettò in Svezia i primi seggiolini e che applicò gli stessi principi delle astronavi spaziali. Dato che la testa del bambino è più grande e più pesante del resto del corpo, e che le ossa ed i muscoli del collo non sono ancora abbastanza sviluppati per sostenere appieno la testa, una brusca frenata o un tamponamento finirebbero per “proiettare” la testa del bambino bruscamente in avanti per la forza di gravità. I tessuti ed i muscoli potrebbero non reggere e di conseguenza i danni possono essere gravi o fatali. Invece se il bambino è legato in senso contrario rispetto a quello di marcia, un forte tamponamento o una frenata brusca porterà la testa del bambino a premere contro lo schienale del seggiolino che assorbe la potenza dell’urto, e si eviteranno questi danni potenziali.
Certo, c’è anche la possibilità che l’impatto provenga da dietro (come nel caso in cui si venga tamponati). Ma i dati dicono che il 70% degli incidenti stradali avviene frontalmente, ed inoltre in caso di tamponamento l’impatto tende ad essere meno violento rispetto a quello che avviene se l’auto si schianta frontalmente. Le collisioni posteriori solo in casi rarissimi causano dei danni gravi, quindi statisticamente è più sicuro far viaggiare il bimbo con il seggiolino in senso contrario.
Cosa dice la legge
Questo è il motivo per cui i seggiolini dei bambini devono essere montati in senso contrario rispetto a quello nel quale si sta viaggiando.
Si tratta di principi di fisica che sono davvero importanti per il benessere e la sicurezza dei piccoli viaggiatori. Non a caso anche la legge ha riconosciuto l’importanza di far viaggiare i bambini in senso contrario rispetto a quello di marcia fino a che non hanno almeno 15 mesi. Solo a questa età il collo del bambino è abbastanza sviluppato da poter fronteggiare i rischi di una collisione o una frenata di entità media.
In ogni caso, nonostante la legge imponga di montare i seggiolini in senso contrario fino ai 15 mesi, sarebbe meglio se i bambini viaggiassero in questo modo fino a che non hanno compiuto 4 anni. In questo modo si attenuano le potenziali conseguenze dannose che un impatto frontale dell’auto, molto più frequente dal punto di vista statistico rispetto a quelli posteriori, può causare.