Quali sono le prestazioni di invalidità che danno diritto alla tredicesima mensilità?
È questa la domanda che si fanno molte persone che ricevono le prestazioni di invalidità e che, con l’avvicinarsi del mese di dicembre, vogliono sapere se potranno contare sulla tanto attesa tredicesima.
Con il termine “tredicesima”, si intende il pagamento del datore di lavoro pubblico/privato o del fondo pensionistico di una mensilità extra che viene versata nel mese di dicembre per far fronte alle maggiori spese che spesso si hanno nel periodo finale dell’anno.
La tredicesima mensilità, infatti, nasce come una sorta di regalo che i datori di lavoro facevano ai propri lavoratori in occasione delle feste di Natale, tanto che in alcuni casi ha mantenuto il nome originale di “gratifica natalizia”.
Per quanto riguarda il diritto alla tredicesima di chi riceve le prestazioni di invalidità, è necessario fare alcune distinzioni.
Infatti, come vedremo, non tutte le persone che incassano una prestazione di invalidità hanno diritto a ricevere la tredicesima mensilità in occasione delle feste natalizie.
Tredicesima mensilità: chi ha diritto e chi no
Il mondo delle prestazioni di invalidità è talmente vario che è giusto fare una distinzione tra quelle che danno diritto alla tredicesima mensilità e quelle che, al contrario, non prevedono alcuna mensilità extra.
La tredicesima mensilità è riconosciuta a tutti coloro che fruiscono, ad esempio, di un assegno ordinario di invalidità, di una pensione di inabilità totale o di un assegno mensile di assistenza di invalidità civile.
Per quanto riguarda invece quelle prestazioni che non danno diritto alla “gratifica natalizia” c’è, ad esempio, l’indennità di accompagnamento.
Se la stessa persona ha diritto a più di una prestazione di invalidità, avrà diritto solo a incassare la tredicesima relativa alla prestazione a cui spetta.
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Tredicesima mensilità: il caso dell’indennità di accompagnamento
Tra le persone che non godranno di una doppia mensilità a dicembre, ci sono quelle che hanno diritto all’assegno di accompagnamento.
L’indennità di accompagnamento, è giusto ricordarlo, riguarda gli individui che risultano essere invalidi al 100% e che quindi necessitano di un accompagnatore per deambulare e per svolgere tutte le attività quotidiane.
Questo tipo di indennità, che lo Stato versa ogni mese tramite l’INPS, serve quindi come aiuto per chi si occupa di assistere quotidianamente l’invalido, il cosiddetto caregiver, o per permettere all’invalido totale di essere assistito dalle strutture esterne.
Per questa categoria di invalidi, come detto, non è prevista l’erogazione di una tredicesima mensilità nel mese di dicembre, a differenza di altre categorie come invalidi civili, sordomuti e ciechi.
Coloro a cui spetta l’indennità di accompagnamento, nella maggior parte dei casi, non hanno diritto nemmeno al bonus di 150 euro previsto per il mese di novembre.
Per quanto riguarda il bonus, l’unica eccezione è rappresentata da quelle persone che, pur risultando invalide al 100% e titolari di indennità di accompagnamento, svolgono regolarmente un’attività lavorativa.