Bonifica Serbatoi: quali sono le normative?

La dismissione di un serbatoio, oltre che prevedere un distaccamento totale dal ciclo produttivo, include anche il completo svuotamento dei fluidi in aspirazione e la bonifica interna.

È inutile dire che il tutto deve essere svolto da professionisti del settore. Nel caso in cui un serbatoio interrato non possa essere rimosso deve prima di tutto essere reso non pericoloso.

A seconda della diversa destinazione d’uso del serbatoio di accumulo o della sua cessazione di utilizzo, lo smaltimento può essere completato in tre modi:

  • Messa in sicurezza temporanea
  • Messa in sicurezza definitiva
  • Rimozione del serbatoio

La procedura prevede che, dopo averlo svuotato del tutto e averlo bonificato, sia riempito di argilla ed acqua. Se, invece, deve essere rimosso in modo definitivo escludendolo dal ciclo produttivo per il quale era destinato, occorrerà effettuare una vera e propria disconnessione fisica attraverso lo scavo ed il prelievo della cisterna tramite mezzi specifici.

É logico che tali mezzi devono essere autorizzati al traporto di rifiuti pericolosi per provvedere, poi, al loro smaltimento in centri specializzati. Al termine di un’operazione di bonifica viene effettuato un campionamento del materiale limitrofo nel punto in cui era stato posizionato il serbatoio.

L’obiettivo è quello di evitare che vi siano contaminazioni ambientali pericolose. Infatti, un serbatoio potrebbe contenere materiali vari, quali sostanze alimentari, acidi, gasolio o altre sostante nocive, il che rende inevitabile una gestione impeccabile ai fini della sicurezza. Inutile dire il danno che vi sarebbe qualora un liquido alimentare venisse contenuto in un serbatoio che in precedenza conteneva, invece, sostanze dannose e non è stato pulito in modo efficiente, così come ci spiegano gli specialisti di MBA Ambiente Milano, un’azienda qualificata nella bonifica di serbatoi e cisterne.

L’intervento deve sempre essere eseguito con massima sicurezza, si comincia prima di tutto con lo svuotamento completo del serbatoio utilizzando strumenti anti scintille e apparecchi di ventilazione.

La normativa italiana prevede specifiche disposizioni di legge che si occupano di disciplinare la bonifica dei serbatoi a seconda del tipo e del materiale in essi contenuto. Di conseguenza è legalmente scorretto qualsiasi intervento improvvisato che non sia svolto da imprese specializzate che utilizzano i dispositivi specifici. Di seguito vedremo nel dettaglio come avviene di solito un’opera di bonifica di un serbatoio.

Come avviene la bonifica di un serbatoio?

La procedura per la bonifica del serbatoio prevede che prima di tutto un addetto ai lavori entri ad effettuare le operazioni essenziali.

Con tutti i dispositivi protettivi, in modo tale che sia in totale sicurezza, esegue un particolare lavaggio con acqua pressurizzata assieme a detergenti biodegradabili per pulire a fondo le pareti del serbatoio. Tutto il materiale aspirato deve essere smaltito nel pieno rispetto dell’ambiente e delle norme di sicurezza. Terminato l’intervento viene rilasciata una certificazione che testimonia il rispetto della normativa vigente.

La normativa ed i permessi necessari per un’opera di bonifica

Ciascuna fase che riguarda l’installazione, la dismissione o la bonifica di un serbatoio deve essere preventivamente comunicata alla sede ARPA di competenza.

Tutte le operazioni che vengono effettuate vengono disciplinate dal decreto legislativo 152 del 2006, che include diverse tipologie di intervento sia in base alla tipologia di cisterna sia in base a ciò che è contenuto al suo interno. In particolare bisogna affidarsi ad aziende specializzate nel settore, per avere la conferma che quello che si sta eseguendo avviene in totale sicurezza. La bonifica, infatti, deve essere svolta rispettando la normativa ambientale, a partire dalla messa in sicurezza della fase iniziale fino al momento della bonifica del serbatoio.

La messa in sicurezza

Tutti gli interventi che vengono effettuati sul sito sono volti alla messa in sicurezza dello stesso in modo tale che siano tutelate sia persone, sia l’ambiente circostante, cercando di mantenere la attività produttive dello stesso. Il fine è quello di isolare definitivamente possibili materiali, causa di inquinamento. L’opera di bonifica deve avvenire seguendo determinate fasi:

  • pulizia del pozzetto;
  • apertura del passo d’uomo;
  • controllo della presenza di eventuale gas;
  • aspirazione del materiale contenuto nel serbatoio;
  • accesso da parte di un esperto per la pulizia delle pareti con acqua e detergenti biodegradabili;
  • aspirazione dell’acqua utilizzata per lavare;
  • chiusura del boccaporto superiore della cisterna;
  • consegna di una certificazione di bonifica avvenuta e gas free

La certificazione, rilasciata a fine bonifica, attesta che tutti i lavori sono stati eseguiti con il rispetto delle regole di sicurezza stabilite dalla norma di legge (Dlgs 152/06).

Nel caso in cui, invece, si dovesse procedere alla completa rimozione del serbatoio vi sarà lo scavo e l’estrazione tramite gru e mezzi idonei.

I rifiuti dannosi aspirati devono essere autorizzati ad essere trasportati per lo smaltimento in appositi centri. Infine, potrebbe essere effettuato un controllo del fondo scavo per accertare la totale assenza di contaminazioni del terreno.

In caso contrario si procederà alla trasformazione delle sostante nocive in sostanze inerti, tramite un processo chimico/fisico.