Sempre più spesso sentiamo parlare di robot ed intelligenza artificiale ma non ci viene detto in cosa consistono e in cosa vengono utilizzati. Il termine robot si sente molto spesso quando si parla di fabbriche o comunque di lavori solitamente molto pesanti, il termine infatti nasce dalla lingua ceca per indicare una tipologia di lavoro davvero molto stancante per l’uomo.
I robot prendono spazio in maniera molto rapida all’interno delle fabbriche grazie alla loro capacità di svolgere determinati lavori in maniera precisa senza doverli supervisionare molto da vicino; infatti i robot sono costituiti semplicemente da componenti industriali e da circuiti nei quali sono presenti degli algoritmi, questi algoritmi fanno si che il robot compia il suo lavoro in automatico e questo permette che questa ‘massa di componenti industriali’, decifri ed elabori queste informazioni per poter agire autonomamente e senza richiedere sforzi da parte degli essere umani, l’umano infatti ha inventato e costruito i robot proprio per questo motivo: alleggerire gli sforzi e velocizzare i tempi di produzione all’interno dei siti di produzione industriale, così che si avessero numerosi oggetti da poter vendere nel minor tempo possibile.
Da quanto tempo esistono i robot e quando arriverà la svolta?
Questo insieme di componenti industriali e algoritmi chiamati ‘robot’ esistono da decenni, se ne parla molto in questi anni perché la loro tecnologia sta avanzando giorno dopo giorno in maniera incredibile.
Infatti il primo esemplare venne inventato decine di anni fa, e risultava davvero molto arretrato nei suoi movimenti, proprio per questo motivo iniziò un vero e proprio piano di finanziamento da dedicare unicamente allo studio e alla ricerca dei robot.
Questo gigantesco piano economico diede i suoi frutti in pochissimo tempo, la tecnologia dei robot infatti è avanzati fino ai giorni nostri con risultati incredibili, sono in grado di svolgere molte più funzioni rispetto a prima. Tuttavia, i robot saranno sempre costruiti con gli stessi componenti che vediamo quotidianamente da decenni: cuscinetti volventi, catene, cinghie e un’altra serie di componenti industriali come quelli che è possibile consultare sul sito di F.I.Dubbini, storico importatore di forniture industriali; questo ci dimostra che il meccanismo dei robot dipende quasi unicamente dagli algoritmi sviluppati all’interno di essi.
É necessario preoccuparsi per lo sviluppo di queste tecnologie robot?
Numerosi sono i film dove gli scienziati tramite queste componenti industriali e forme di intelligenza artificiale, riescono ad inventare quello che si prospetta il ‘robot perfetto’ cioè quella macchina che ha assimilato ogni comportamento umano e lo ha appreso così da poterlo replicare in ogni suo dettaglio.
Questi robot però poi finiscono solitamente per invadere il mondo in ogni suo angolo e ribellarsi al genere umano decidendo così di eliminarlo; questo genere di film, e quindi di racconto, ovviamente non ha una base reale su cui potersi poggiare.
Tuttavia la velocità di sviluppo di questi robot porta ad un aumento numerico di essi in tutto il mondo, ciò fa si che il robot sia presente ovunque vi sia l’uomo e questo certamente agevola il lavoro all’uomo ma obbligatoriamente lo preoccupa, questa paura trova fondamento in quello che è il comportamento del robot, infatti nessuno un tempo si sarebbe mai aspettato che componenti industriali misti ad algoritmi potessero parlare o imitare il movimento di una mano per esempio.
Ovviamente il tempo riserverà tante sorprese ma una cosa davvero sicura è che i robot, sono stati incredibilmente utili all’interno delle fabbriche permettendo di svolgere lavori un tempo considerati quasi impossibili dall’uomo, questo rende i robot forse una delle più grandi invenzioni fatte dall’uomo che, già oggi, li riesce a sfruttare per svolgere alcune delle mansioni più gravose e ripetitive come la rasatura del prato, per non parlare della pulizia dei pavimenti mediante aspirapolveri-automatizzati o, ancora, tutta la domotica che ruota attorno al mantenimento della casa.