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Cordyceps: una Risorsa importante da Custodire

Cordyceps è un genere di funghi della famiglia Cordycipitaceae.

Al genere Cordyceps appartengono particolari ascomiceti. Originario dell’altopiano tibetano (regione Qinghai) può crescere fino a 5000 metri di altezza.

Il nome Cordyceps deriva dall’unione delle due parole latine “cord” (pianta) e “ceps” (testa), esplicito richiamo alla forma che assume fuoriuscendo dalla larva mummificata di un lepidottero, generalmente Hepialus armoricanus. Per questo motivo è conosciuto anche con il nome “Winter-worm summer-grass”, cioè verme d’inverno erba d’estate, oppure anche come “Caterpillar fungus”, cioè fungo del bruco.

I Condyceps si dividono in due gruppi. Nel primo fanno parte funghi parassiti che attaccano funghi ipogei di solito tartufi dei cervi (Elaphomyces), ed esistono solo una quindicina di specie in tutto il mondo, nel secondo gruppo fanno parte parassiti principalmente degli insetti ma anche dei ragni, è molto più vasto e comprende più di 250 specie distribuite soprattutto nelle regioni tropicali ed in Asia.

I Condyceps parassitano gli insetti tramite spore disperse nell’aria. Quando un frammento di spora entra in contatto col corpo dell’ospite “adeguato”, la spora viene stimolata, germina e penetra nell’insetto, generalmente allo stadio di larva. Il fungo si propaga poi in tutto il corpo dell’insetto e finisce per ucciderlo in pochi giorni. Quando l’insetto è morto, il micelio riempie completamente il corpo, che dall’esterno sembra normale, come mummificato. Il fungo così aspetta che vi siano condizioni favorevoli per fruttificare.

Altre specie possono parassitare ragni o farfalle, producendo, a seguito dell’infezione, in un primo stadio, sostanze psicotrope che inducono l’animale a raggiungere posti alti (cime di rami, sommità). In un secondo stadio l’esoscheletro dell’ospite viene perforato dalle numerose ife del fungo che così produce i corpi fruttiferi, e quindi le spore possono liberarsi in posizioni favorevoli e ricadere su altri artropodi.

La forma selvatica è rara e il suo prezzo elevatissimo; è stato sempre uno dei funghi più costosi e, proprio per questo, era, in tempi antichi, accessibile solo alla famiglia dell’imperatore e alla nobiltà. L’economia del Tibet dipende per il 60-70% dal Cordyceps. Il suo valore enorme ha attirato, nelle aree di crescita, numerosi raccoglitori anche da altre zone della Cina, creando malcontenti e situazioni anche violente.

Questa “corsa al Cordyceps” ha portato anche a un’anticipazione dei tempi di raccolta con conseguente aumento del rischio di estinzione di questa specie. Tale anticipazione non permette infatti a questo organismo di produrre e disseminare le spore, essenziali per la sua riproduzione e sopravvivenza.

Fortunatamente organizzazioni con l’obbiettivo di protezione di questa specie dall’estinzione, in collaborazione con istituzioni governative, stanno regolamentandone la raccolta. In Europa è vietata l’importazione del Cordyceps in quanto specie in via di estinzione. Fortunatamente si è trovato il modo di coltivare il Cordyceps in laboratorio in colture controllate riducendo in questo modo i costi e permettendo l’utilizzo di questo rimedio in tutto il mondo.